In questi anni, ho parlato spesso di Organizzazioni Esponenziali, senza mai nascondere la mia naturale propensione verso gli studi promossi da Singularity University, a partire dai suoi fondatori Peter Diamandis, Ray Kurzweil e Salim Ismail, che sono per me fra i pensatori più brillanti dell’epoca post-digital.
Avvicinare concetti così teorici e apparentemente lontani dalla tradizionale idea imprenditoriale (e in misura ancora maggiore dalla realtà italiana) significa fare uno sforzo interpretativo in più.
Dopo esserci chiesti “Why Exponential Organization”, e dopo aver approfondito la nostra comprensione dell’ExO Framework, certificando professionisti del team Nextea come ExO Coach, oggi ci sentiamo veri promotori di una grande opportunità per le aziende, quella di cavalcare l’onda della disruption con la consapevolezza di poter applicare tecnologie emergenti e metodologie organizzative future-ready, a prova di futuro.
Qualche mese fa, ho partecipato alla prefazione dell’edizione italiana di Exponential Transformation, curata da Francesco Derchi, persona poliedrica e di grande esperienza a livello internazionale, ExO Ambassador da poco entrato nella famiglia Altea Federation in qualità di Associate Partner di Nextea. Con lui stiamo costruendo un movimento culturale attorno ai temi ExO, perché siamo convinti che il cambiamento avvenga prima di ogni cosa nel mindset delle persone, per aprirsi a nuovi e migliori orizzonti di business.
La Stella Polare
Entrando nel vivo delle Organizzazioni Esponenziali, la prima cosa di cui parlare, come base fondativa ed essenziale, è sicuramente l’MTP, il Massive Transformative Purpose, lo scopo massivo a cui tutta l’organizzazione tende, ciò per cui è nata, il sogno che vuole realizzare. Senza MTP non esiste ExO. Affinché sia un MTP occorre però che rispetti alcune precise caratteristiche, escludendo quindi l’ipotesi che possa risolversi in un semplice slogan promozionale, oppure sia formulato come una mission istituzionale. Per creare il proprio MTP, rappresentativo e sinteticamente esaustivo, serve tempo e collaborazione: si tratta di un processo inclusivo, che porta alla condivisione di un credo da parte di tutta l’organizzazione, abbracciando identità e sistema valoriale. Come Francesco ci ha raccontato in un recente evento BE FUTURE-READY, l’MTP è la Stella Polare, quell’ambizioso obiettivo che guiderà come un faro ogni decisione dell’azienda, incarnandone i valori.