Il cambiamento è esponenziale, la trasformazione è radicale, il raddoppiamento periodico non si ferma, l’evoluzione della tecnologia è in costante accelerazione.
Il cambiamento è esponenziale, la trasformazione è radicale, il raddoppiamento periodico non si ferma, l’evoluzione della tecnologia è in costante accelerazione.
AI, Big Data, Robotic Process Automation solo per citare alcune delle innovazioni che stanno crescendo a ritmo esponenziale. Ma ancora: Biotech, Nanotech, Infinitive Computing e la lista è ancora lunga, estesa dall’onda incessante di innovazione ricombinante che dà vita a tech & science trend a un ritmo in continua accelerazione.
Cosa significa? E come può la mente umana percepire i confini di questo fenomeno? In effetti, il nostro cervello non è programmato per riuscirci. Siamo nati e cresciuti con un retaggio culturale che ci àncora a un pensiero locale e lineare. Se facciamo 30 passi, verosimilmente abbiamo percorso 30 metri. La realtà oggi è un’altra: le tecnologie aprono l’orizzonte delle nostre azioni, con impatti globali esponenziali, a volte anche inaspettati.
Un tema quello delle Organizzazioni Esponenziali che seguo e studio personalmente da un paio di anni, quando abbiamo scelto di offrire ai nostri clienti gli Awakening Workshop di Nextea, percorsi formativi dedicati alle azioni e strategie più efficaci di Business Transformation.
L’illuminante lettura di “Exponential Organizations” di Salim Ismail, Michael S. Malone e Yuri van Geest, tra i fondatori della Singularity University, e di studi e ricerche che si susseguono nel tempo, è per me fonte di grande ispirazione e continua conferma di quanto le nostre aziende possano e debbano fare, per continuare a crescere in volume e competitività.
Raccontare agli imprenditori i motivi per cui è importante cambiare e come affrontare la trasformazione è solo la prima tappa di questo viaggio, un percorso verso il cambiamento esponenziale offerto dalla tecnologia e dall’ingegnoso utilizzo che l’uomo ne sa fare.
Ma perché “esponenziale”? Perché si parla di “esponenzialità”?
Un fenomeno è esponenziale quando:
Passando dal piano teorico alla quotidiana realtà, possiamo constatare che oggi il fattore esponenziale è applicabile a qualsiasi informazione / prodotto / servizio che sia digitalizzato e che, da quel momento, segue una traiettoria di crescita esponenziale.
Un percorso che è rappresentato dalle 6D dell’Exponential Framework: dopo le prime due fasi di crescita “ingannevole” (impercettibile, perché si tratta di una crescita protopica che non appare subito come un evidente miglioramento), il processo di evoluzione e penetration giunge al “al gomito della curva”, al momento disruptive, e da lì in poi il raddoppiamento è esponenziale, passando attraverso la completa dematerializzazione, demonetizzazione e democratizzazione … fino a che il fenomeno raggiunge una portata globale. Un esempio? Pensate alla fotocamera … ora digitale e immersa (gratis) tra le app del vostro smartphone!
Questo è il modello di business delle Organizzazioni Esponenziali, di quelle aziende cioè che hanno successo perché scelgono tecnologie emergenti e nuove tecniche organizzative per mettere in atto il perfetto connubio Human-Tech.
Sono aziende che generano impatti (business outcomes) 10 volte superiori ai competitor, con la forza visionaria di chi sa sempre anticipare le richieste del mercato, crescendo sull’onda inarrestabile dell’innovazione.
Come ci riescono? E come possiamo fare nostri alcuni “Exo attribute” per applicarli nel percorso di trasformazione della nostra azienda?
Come ci riescono? E come possiamo fare nostri alcuni “Exo attribute” per applicarli nel percorso di trasformazione della nostra azienda?
Non occorre essere Start-Up, infatti, per interpretare i trend emergenti e trasformare il proprio modello di business. Lo dimostra ad esempio il fatto che anche aziende consolidate del Manufacturing rivedono i propri prodotti in chiave digitale, sviluppando on the edge un nuovo modello di business service oriented, da affiancare a quello core legato alla produzione e fabbricazione più tradizionale; ma in verità anche questo ambito viene rivisto e ripensato, perché la tecnologia ha un ruolo preponderante e libera risorse e creatività grazie a strumenti di robotica e nanomateriali sempre più avanzati.
Non basta però qualche linea produttiva robotizzata e un po’ di AI qua e là per compiere la magia … Abbracciare il modello ExO presuppone un cambiamento e uno spirito da “forward thinker”, ma significa anche fare i conti con il sistema immunitario aziendale. Tutte le aziende ne hanno uno che istintivamente preserva lo status quo, l’equilibrio conquistato con il lavoro di una vita. E ci stupiremmo nel comprendere quanto tutti noi ne siamo parte, abituati a pensare e agire in un determinato modo, in equilibrio con le nostre convinzioni, “policy” e consuetudini aziendali, che riteniamo spesso le uniche a funzionare per noi (o per lo meno quelle a più basso indice di rischio).
L’introduzione di una novità, di una nuova tecnologia e di un nuovo modo di lavorare per effetto della stessa, può essere destabilizzante e incontrare la resistenza del nostro organizational immune system, che entra in difesa e blocca qualsiasi spinta di innovazione.
Questa la visione pessimistica (e direi anacronistica) di ciò che accade ogni giorno nelle aziende. Siamo davvero così poco inclini ai cambiamenti e alle sfide? Non siamo piuttosto sempre più tech-addicted e curiosi del futuro in divenire?
Per affrontare il journey dell’era esponenziale, evitando timori e allarmismi estremi, credo sia fondamentale partire con il giusto timing, valutando quando e come introdurre nuove tecnologie – senza fretta, ma nemmeno con troppa rilassatezza – e coinvolgendo le persone nelle diverse fasi della trasformazione, attraverso processi strutturati e organizzati. Solo così alleneremo e prepareremo il sistema immunitario aziendale a preservare gli elementi culturali che ci contraddistinguono e contribuiscono alla nostra unicità, senza rilevare l’innovazione come una minaccia.
Per iniziare, cambiamo il nostro modo di coinvolgere le persone: abituiamole a pensare in GRANDE e al SOGNO che insieme sapremo raggiungere.
Tutto parte da qui: per definizione, le organizzazioni esponenziali pensano in grande e hanno una massima aspirazione che intendono realizzare, uno scopo ben preciso che guida ogni azione. Si chiama MTP – Massive Transformative Purpose – e non è da confondersi con la mission: non descrive cosa fa l’azienda, ma unisce tutta l’organizzazione attorno a un’ideale da raggiungere per provocare una trasformazione radicale, anche globale, fino a generare impatti positivi per l’intero pianeta.
If the dreams of your company don’t scare you, they are too small. Richard Branson, founder Virgin Group Condividi il TweetL’MTP è qualcosa che ispira all’azione, è espressione delle passioni e crea una connessione emozionale, o meglio una convinzione emotiva, in grado di muovere le persone all’azione fast forward verso un unico obiettivo di abbondanza e positive change.
L’MTP è sostenuto da 10 proprietà, interne ed esterne all’organizzazione, che vengono associate alle caratteristiche dei nostri emisferi cerebrali. SCALE & IDEAS, i due acronimi ideati dal team della Singularity University, fanno leva sulla nostra capacità di controllo, guida e stabilità e sulla necessaria creatività, spinta alla crescita e gestione dell’incertezza.
Se siete una Start-up, è probabile che la maggior parte di questi elementi vi siano familiari; per un’azienda più matura, invece, è quasi certo che il processo di cambiamento comporti una revisione più radicale e spesso non semplice. Il segreto è procedere per gradi, introducendo l’innovazione per funzioni specifiche, prioritarie oppure periferiche, per espandere in seguito il perimetro di applicazione.
Scale – to help organizations connecting with abundance
Accedere all’abbondanza di risorse e professionalità, disponibili ben oltre i confini aziendali, è indispensabile per intraprendere il viaggio di trasformazione esponenziale.
Il numero di persone connesse nel mondo grazie alla tecnologia è in forte crescita: si stima un incremento dagli attuali 3 miliardi ai 5 / 7 miliardi dei prossimi anni. Quali opportunità possono nascere per il business con una così distribuita capacità tecnologica?
Staff on Demand, Community and Crowd, Algorithms, Leveraged Assets e Engagement sono le 5 leve strategiche esterne a cui attingere per trasformare in modo sostenibile la propria organizzazione, un passo alla volta, un “salto nel buio” alla volta.
Ideas – to help you manage the abundance you’ll reach
Governare l’organizzazione, interna e esterna all’azienda, un network dinamico e in continuo mutamento, mantenendo però agilità, flessibilità e adattabilità. È a questo che servono Interfaces, Dashboards, Experimentation, Autonomy e Social Technologies, i 5 attributi che agiscono sul nostro modo di lavorare, gestire team, prendere decisioni, avviare progetti di innovazione, il tutto in regime di abbondanza.
La prima vera disruption avviene quindi a livello organizzativo: è lì che il connubio Human-Tech esprime il massimo potenziale, è lì che si misura l’efficacia di una scelta tecnologica!
Il nostro ruolo è abilitare la trasformazione esponenziale delle aziende, sostenendo le loro ambizioni, accompagnando la loro crescita ed evoluzione, e interpretando i tech trend che emergono all’orizzonte, per disegnare scenari futuri di impatto sul business e sul valore dell’uomo.
Un ruolo che in Altea Federation viviamo con impegno e che ci ha visti al fianco di Salim Ismail come sponsor del recente Exo Summit di Dubai. Un’occasione unica di cui vado particolarmente fiero.
Per iniziare questo viaggio, vi proponiamo di interrogarvi sui pillar di trasformazione che guidano la vostra organizzazione
Un primo step per scoprire quanto potenziale di innovazione c’è in voi, fino a tracciare i contorni della vostra innovation personality.
THINK BING, THINK FORWARD
Da 26 anni Altea Federation collabora con i leader mondiali dell’innovazione tecnologica attraverso un modello di business olonico-virtuale che raccoglie sotto un unico marchio la professionalità e l’alta specializzazione di una federazione di aziende: mondi diversi ma complementari che si fortificano a vicenda, mantenendo una forte identità di Gruppo e un approccio inconfondibile alle sfide dettate dai nuovi paradigmi in ambito Consulting, Technology, Digital e Operations.
Nato in Sicilia, il 1 giugno 1965, e cresciuto sulle sponde del Lago Maggiore, a Verbania. Qui ho frequentato l’Istituto Tecnico Informatico Cobianchi e subito dopo ho scelto il percorso di studi in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano.
Studio e lavoro nella mia vita sono da sempre in stretta relazione, fin da quando, ancora studente universitario, ho intrapreso la carriera di consulente al fianco delle imprese del territorio. Da sempre la mia passione è comprendere come influenzare le dinamiche d’azienda e come migliorare le performance delle organizzazioni, grazie anche alle soluzioni informatiche.
25 anni fa il mondo degli ERP era ancora inesplorato e le imprese italiane si affacciavano alle prime tecnologie di automazione della produzione. In questo contesto il 13 gennaio 1993, insieme a tre amici e soci, ho dato vita al progetto Altea. Una piccola società di consulenza con grandi aspirazioni per il futuro.
Sono tante le tappe di questo viaggio, che raccontiamo sul sito alteafederation.it, dall’avvento dei sistemi gestionali, alle importanti partnership con i vendor internazionali (in primis Infor, SAP e Microsoft). Una milestone recente è però quella che ci ha trasformato in un’impresa olonico virtuale. Dopo due decenni di acquisizioni e creazione di nuove company, nel 2013 la metamorfosi era completa: Altea Federation è oggi un gruppo di aziende che condividono vision, missione e valori e che si riconoscono sotto un unico brand, simbolo identitario. 12 aziende federate che collaborano attraverso un approccio olistico, con l’obiettivo di accompagnare l’evoluzione delle imprese armonizzando tecnologie, processi e persone.
Questa è la nostra mission, da sempre.
People Trust. Ispirare le persone alla grinta, perché possano realizzare i loro sogni in ambienti di lavoro auto-organizzati e liberi da gerarchie.
Sostenere l’espansione delle aree di influenza, con proattività e guidati da valori etici reciproci.
Coltivare un pensiero positivo che guidi al miglioramento, per noi stessi e il mondo in cui viviamo.
Facciamo tutti parte del tutto.
Innovare responsabilmente per migliorare le imprese e gli ecosistemi in cui sono immerse.
Leggere, ricercare, studiare continuamente per generare energia creativa.
Sostenere la libertà di sperimentare, per accogliere il connubio Human-Tech e l’Era Esponenziale in cui stiamo già vivendo.
Guardare oltre e promuovere azioni di positive change, contribuendo a un futuro di abbondanza per il Pianeta.
Credere ci sia sempre da imparare, con l’umiltà di un newbie e la curiosità di chi sa osare.
Viaggiare e osservare le origini del mondo, per comprendere il beginning e interpretare il futuro in divenire.
Contribuire a un modello di crescita sostenibile, per realizzare idee di business as a force for good.
Valorizzare le sinergie e sostenere progetti di sviluppo, al ritmo dell’innovazione green-tech.
Viaggiare e osservare le origini del mondo,
per comprendere il beginning e interpretare il futuro in divenire.
Studiare trend e credere ci sia sempre da imparare,
per sperimentare con l’umiltà di un newbie e la curiosità di chi sa osare.
Riconoscere il talento e allenare i team alla grinta,
per vivere questo journey con passione, tenacia e perseveranza.
Guardare oltre e promuovere azioni di positive change,
per credere in un futuro di abbondanza per il pianeta.
Alimentare gli ecosistemi e valorizzare le relazioni,
per sostenere progetti di sviluppo, al ritmo dell’innovazione green-tech.
Crescere come uomo, imprenditore e disruptive leader,
per essere di ispirazione a quanti mi circondano, proiettati al nostro domani.
Il piano di investimento e la politica di crescita di Altea Federation, tra software gestionali e soluzioni informatiche, si sviluppa secondo chiari obiettivi:
Innovazione e sviluppo per i nostri Clienti a partire dalla valorizzazione di un patrimonio di competenze organizzative ed informatiche, riconosciute dal mercato: questa è la risposta che il modello federativo sintetizza.
“La vicinanza ai Clienti, sia in relazione alle loro necessità operative, che localizzazione territoriale, è parte della strategia di crescita della Federazione. Strategia che guarda all’internazionalizzazione, mirando ad acquisire quote qualificate di aziende per espanderci fuori dall’Italia”
– Andrea Ruscica, Chairman di Altea Federation