Niente sarà più come prima, ma potrebbe essere addirittura meglio di prima, se sapremo governare l’incertezza e cogliere le ortogonalità di effetto durante il viaggio. È questa la mia visione, in veste di Presidente e Strategy Lead di Altea Federation: il viaggio che stiamo compiendo è fra i più imprevedibili e sfidanti della nostra recente storia di impresa, ma credo che il consolidarsi del connubio Human-Tech possa offrirci delle possibilità prima inesplorate.
L’Era Covid ha sicuramente accelerato una tendenza in atto già da diversi anni, facendo intravedere i contorni di una “nuova normalità” scandita al ritmo dell’innovazione tecnologica al servizio dell’uomo. Human-Tech: l’uomo è sempre al primo posto e guida sperimentazioni e progetti di innovazione ricombinante con lo scopo di risolvere bisogni umani.
La reason why delle scoperte scientifiche e tecnologiche è sempre la soddisfazione di una necessità umana, il miglioramento delle nostre condizioni di vita, ambiente e lavoro. E allora sì che tutto sarà meglio di prima! L’ondata di innovazione dell’ultimo decennio aveva già portato alla luce un cambiamento profondo nel paradigma di lavoro, verso nuove abitudini ibride (Human-Tech appunto) e skill-set necessari (Human Judgement / AI Prediction). Oggi la disruption che ha planato sul mondo come un cigno nero ha imposto una sostanziale rottura con i paradigmi del passato e un ripensamento dei modelli di business e degli stili organizzativi.
Le nostre azioni di oggi, nelle prossime settimane, nei prossimi mesi,
determineranno la forma che daremo al nostro prossimo futuro.
Non possiamo evitare il manifestarsi di questi eventi e non esiste viaggio che non comporti rischi, possiamo però imparare a classificarli, modellarli e gestirne le conseguenze. Oggi il rischio diventa centrale. Bisogna porre maggiore attenzione alla concausa di azioni e alle conseguenze che si riverberano a livello mondiale. Bisogna andare oltre il rischio contagio e verificare tutte le connessioni che ci rendono vulnerabili lungo la filiera, all’interno del nostro ecosistema e con lo sguardo al contesto internazionale. Seppur navigando a vista, occorre procedere con metodo per rispondere a tutta questa incertezza con resilienza: far crescere una cultura manageriale orientata a prevenire i rischi e pronta per il futuro in divenire.
Le aziende che vogliono preservare la propria stessa esistenza hanno due principali priorità all’ordine del giorno: gestione del rischio e business continuity. Criticità a cui Altea Federation risponde con due approcci sistemici: Adaptive Resilience Model e Interactive Organization.
Ho avuto l’opportunità di raccontarlo, insieme all’amico e partner Flavio Bordignon, durante un recente Webinar svolto da Osservatori.net – Politecnico di Milano: nel video trovate un breve estratto con i key point affrontati. [Free Webcast: https://alteafederation.it/interactive-organization/#webinaresilient]